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giovedì 21 novembre 2013

India 7: la magia del Taj Mahal

19 Novembre 2011 

"Vale la pena pagare 15 euro per entrare al Taj Mahal?  
Dipende da quello che ci si spera di trovare entrando. Secondo me è un po' come il Duomo di Milano, ma gigante e con una storia completamente diversa. A me fa sempre un certo effetto uscire dalla metropolitana e vedere lo splendore del duomo. Entrare nel Taj è lo stesso, ma mooolto più amplio e con un cortile bellissimo, inoltre, il verde degli alberi insieme al fiume che scorre in mezzo prima di arrivare alla vera e propria struttura del Taj, regalano una calma incredibile, difficile da trovare vicino a monumenti di questo calibro. Sarà anche per la storia della sua costruzione, l'amore e la sofferenza per la morte di una donna dopo aver avuto da lei 14 figli... Penso che valga assolutamente la pena. E' stupendo.  
Fuori dal Taj tutto è sporco, vicoli che si incrociano, molte scimmie...  
Il meglio sono le terrazze. Ogni hotel dispone di una terrazza che promette di avere la migliore vista del Taj. Hotel ma anche ristoranti. Il mio hotel, il Raj, aveva una terrazza decente, ma essendo situato a pochi passi dall'ingresso sud del Taj, si poteva vedere solo il grande cancello.
Erano le 6 del mattino, dall'alto vidi una piccola terrazza bianca con una lampadina accesa, era alta e più ad ovest, da lì sicuramente la vista era migliore. In mezz'ora sarebbe stata l'alba. Mi persi cercando la piccola terrazza e poi il mio hotel, finché non entrai in una strada più grande dove mi offrirono un chai (tè con latte un po' piccante) e decisi di entrare nell'hotel "Host" e prendermi quel chai sulla terrazza. Salgo scale e scalini finché non arrivo a una terrazza bianca con una splendida vista. Guardo bene e che cosa vedo? La lampadina! :) 
Faccio colazione e scatto tante fotine, felice di averla trovata. Più tardi, dopo aver comprato il vestito, le scarpe per il matrimonio e l'ingresso al Taj, andai dentro il Taj Mahal dove mi aspettava un'altra sorpresa... Ero seduta su una panchina quando vidi una coppia avvicinarsi e mi sembrò di sentirli parlare italiano. Guardo la ragazza e penso: deve essere polacca. Guardo lui e penso: questo sembra... No, non può essere. Mi alzo per andarmene e li guardo di nuovo, lui mi guarda, ci diciamo: ci conosciamo?? Ahah! Era Aldo! Un ragazzo italiano che conobbi in Polonia durante un corso di polacco al Polonicum. Incredibile, dopo quasi 6 anni credo, incontrarsi di nuovo in India!  
La sera decido di rimanere una notte in più, visto che trovo una camera a 300 invece di 550rps ma senza acqua calda nell'hotel Shanti. Vado in un'altra terrazza per cenare e quando sto pagando, arrivano delle ragazze spagnole che avevo conosciuto appena arrivata ad Agra :) Sono di Pamplona, ​​molto simpatiche! Il giorno dopo vado a prendere il pullman... Un altro schifo di autobus, ma almeno era di giorno e c'era qualche altro turista. Si vede che in questa zona gli autobus sono così... 250 rps fino a Jaipur."


 

giovedì 21 febbraio 2013

Aventuras en India

13 Novembre 2011

"Avrei già dovuto raccontare un po'delle mie avventure che per non spaventare mia madre non ho ancora raccontato ;) 

La prima mi colse impreparata.. Stavo aspettando il pullman per Rishikesh da Delhi (circa 4-5 ore di viaggio) con il biglietto già pagato online, ma non era chiaro dove era la fermata, e nessuno, per lo più taxisti di tuc tuc, parlava inglese. Chiamai il ragazzo che mi aveva ospitato a casa sua per fargli parlare con loro e dopo poco, mi ritrovai in un tuc tuc (rickshaw) che mi avrebbe portato alla fermata, la quale non sembrava per niente vicino... All'arrivo il taxista mi disse: no problem, no problem, 300rp. Come 300rp? Ho pagato 500 il biglietto del pullman per Rishikesh! Era sera tardi, mi vedevo già senza biglietto, senza pullman e senza soldi. Il ragazzo capisce la mia disperazione, prende e mi porta alla stazione dei poveri, o comunque della gente di classe inferiore dove il pullman sarebbe costato 160rp. Stanca e con voglia di andarmene da quella città, chiesi dove era il pullman e trovai dove sedermi. I sedili erano strapiccoli, più comodi per me visto le mie dimensioni! Per quanto riguarda la pulizia... beh, mi coprii con la mia sciarpa/pareo e cercai di non pensare più... Il viaggio non è stato dei migliori ma questo non posso raccontarlo qui, niente di grave comunque, solo occhi indiscreti e poche ore di sonno...

La seconda mini avventura fu meno stressante, ero già preparata. Lasciando Lashman Jula, la zona di Rishikesh dove rimasi per 10 giorni, i taxisti cominciarono a chiedermi un sacco di soldi con la scusa che la strada era stata chiusa e bisognava prendere una strada più lunga (il mio amico cinese mi raccontai giorni dopo che un elefante aveva schiacciato un bambino e la gente stava protestando per far uccidere l'elefante). Bene, dopo che salutai i miei amici, iniziai a chiedere ad altri taxisti, arrivarono a chiedermi addirittura 1000rp!!! Gli dissi di darmi lui i soldi, che io non ne avevo. Per fortuna la strada era in discesa. Mi offrirono di andare in moto (tutte le macchine erano ferme in coda), risposi che non avevo soldi ed era vero. Continuai a camminare fino a quando un signore in scooter si fermò e mi disse di salire che m'avrebbe portato lui. E così andai fino al bancomat della città, ringraziai il tizio, il quale mi disse che se volevo mi poteva portare fino a Haridwar (da dove avevo il pullman per Jaipur) per 400rp sempre perché la strada principale era chiusa. Troppo caro. Trovai un altro uomo dall'aria più gentile che mi prese 200rp, sempre caro ma va beh.. Facemmo sosta per prendere un tè, ma soprattutto perché bisognava far raffreddare il motore, arrivammo dopo circa un'ora. Il signore, molto gentile, mi parlai della sua famiglia, tipico dell'India. Immaginate un signore sul suo scooter malandato a tutto gas con una mia borsa rosa davanti e io dietro col mio zaino...
Dopo esserci salutati, ancora problemi: il pullman, che doveva avere letti per dormire, non li aveva, c'era troppo traffico ed era rimasto indietro, al suo posto ce n'era un altro... Mi rimborsarono la differenza solo grazie a della gente che parlò per conto mio (in hindi o quel che è): 100rp e un nuovo biglietto. Quando vidi ciò che mi aspettava...15 ore di viaggio in un pullman super affollato con sedili incredibilmente più spaziosi ma con una sporcizia ancora più incredibile... Gente seduta nel "corridoio", 5 persone in un letto...(sì, c'erano alcuni letti..). Avevo avuto un'esperienza simile in treno in seconda classe, ma almeno qui avevo il mio posto... 
Dopo queste mini avventure, mi sto già abituando, ora sono in un vagone pulito e con aria condizionata. Oggi sono andata in stazione 2 ore prima e siccome son riuscita a comprare il biglietto solo in seconda classe, pagai la differenza sul treno per passare in prima classe...


















Domani, l'edificio più famoso in India :) Entrata per gli stranieri: 750rp..."

mercoledì 20 febbraio 2013

India 6: the peace in RISHIKESH

29 Ottobre 2011 RISHIKESH


"Con qualche difficoltà finalmente sono arrivata a RISHIKESH .. vediamo come va da queste parti, ci sono diversi turisti, tutti interessati a fare yoga. Il viaggio in autobus, tremendo... e per trovare l'autobus ancora di più... oltre al pagare per niente... Piccoli dettagli!"





Rishikesh non era prevista nel mio itinerario, ma una ragazza indiana che incontrai a Hyderabad me lo consigliò e mi fece vedere delle foto. Quindi da Delhi presi l'autobus e in circa 5 ore arrivai in quel posto dove sarei rimasta per 10 giorni :) 


2 Novembre 2011 

"Ciao! Sono ancora a Rishikesh e ci rimarrò fino all'8 novembre per il festival internazionale dello yoga, ne approfitto visto che tutto è gratuito!
Quindi cambio di piani: non vado più a Jaisalmer, Jodhpur e Udaipur, ma solo a Jaipur per un matrimonio indiano e da lì a vedere il mitico Taj Mahal :). Da Jaipur ho il biglietto del treno per Varanasi, ma sono in lista d'attesa, vedremo... Altrimenti, non ne ho idea!
Questa mattina ho avuto la seconda e terza lezione di yoga... sono stanca morta!

La città, o paese, è molto bella, sul fiume Gange, molti turisti, molte mucche, molta merda ovunque! Ma comunque sia, c'è un grande senso di pace qui... Purtroppo le macchine continuano a suonare il clacson anche qui, tuuuuuuttto il giorno, ma la sera molto di meno :)




3 Novembre 2011

"Rieccomi! Continuiamo con le lezioni di yoga :) Inizio alle 7 del mattino e siccome il posto dove fanno le lezioni è a due km dal mio hotel, mi alzo alle 6. La lezione di yoga inizia fuori dall'edificio: pulizia generale.. Jala Neti: con un piccolo contenitore/ampolla e un po' d'acqua tiepida si realizza la pulizia nasale. Si mette l'estremità dell'ampolla in una narice, si piega un po' la testa lateralmente y la schiena in avanti, si apre la bocca e l'acqua uscirà dall'altra narice facendo pulizia.. Secondo wikipedia: il passaggio del liquido rimuove dalle cavità nasali il muco ed i contaminanti e gli allergeni respirati. Fra i numerosi benefici della pratica vi sono la prevenzione ed il trattamento di: sinusite, raffreddore, rinorrea, rinite allergica e alitosi. Geniale! Ciò che viene dopo non è molto bello ma in teoria aiuta a pulire le impurità dentro di noi: beviamo un po' d'acqua e senza deglutire pieghiamo la lingua all'indietro, busto inclinato e cerchiamo di espirare tutta l'aria dal naso, in questo modo anche l'acqua trattenuta in bocca dovrebbe uscire dal naso. Io non ci sono riuscita..
Un altro esercizio consiste nel riempire lo stomaco d'acqua e vomitarla, questo mi faceva un po' schifo e non ci ho provato. E l'ultimo esercizio non so se era peggio... bisognava far passare un filo speciale nel naso e farlo uscire dalla bocca prendendolo con due dita in bocca.. e pulire così, più o meno come passarsi il filo interdentale.. più o meno.. E dopo questo, la lezione incominciava :) Mi fa male tuttoooooooo!!!!"

5 Novembre 2011

"Buondì! Oggi ho fatto un po' la pigra e non sono andata a scuola, la mia intenzione era quella di andare alla seconda lezione delle 9, ma mentre bevevo un tè allo zenzero per strada ho conosciuto 3 ragazze: due argentine e una messicana. Abbiamo chiacchierato un po' e alla fine sono andata a fare colazione con loro. Una colazione molto lunga perché il bar non era ancora aperto, qui si fa tutto con mooooolta calma. Prima ci hanno servito i tè, poi hano aperto la cucina e... ascoltate attentamente quello che vi dico: avevano le UOVA! :) Non ci posso credere, finalmente le uova! Sembra siano vietate qui, come la carne, l'alcol e altre cose.. Beh, in alcuni posti hanno le uova yeah! Così ho ordinato una colazione israeliana con pita (pane buonissimo simile a una crepe, ma più spesso -per coloro che non lo conoscono), humus, omelette e insalata. Mmmmm! Un tè al limone per il mio raffreddore che non andava più via e in tutto sono 90 rps (meno di €1,50).



Poi siamo andati a cercare le cose della ragazza messicana che è venuta nel mio albergo e insieme ad un ragazzo della Galizia, Spagna, siamo andati in spiaggia. Una ragazza è venuta e ci ha detto che stava insegnando ai suoi studenti il massaggio tailandese ai piedi e se volevamo farcene fare uno visto che avevano bisogno di due volontari. E come rifiutare! La sera siamo andati a cena in un posto per strada dove per un sacco di cibo si pagava solo 30rps. e si poteva avere cibo fino a che non si era sazi. Dopo cena, concertino yoga rilassante..

Ieri ho fatto un video con la dimostrazione di pulizia del naso e altre cose interessanti ma ancora non sono riuscita a caricarli qui..

Dimenticavo... Ieri un ragazzo che dorme per strada mi ha dato un suo disegno. Il disegno sembra fatto da un bambino, è a Goa con una barca, il mare, il sole, la data e il suo nome. Probabilmente è un ragazzo con problemi mentali. Voleva prendere un tè con me ma stavo andando a lezione di yoga così gli ho detto dopo. Poi ripassai di lì con le ragazze e gli dissi di nuovo: dopo.. Questa mattina era ancora lì e mi ha dato una collana fatta a mano, dice che è una protezione. E di andare a prendere un tè con lui quando finissi la lezione... Dopo yoga sono andata a pranzo con il cinese e una ragazza americana che ci raccontà che un ragazzo le aveva dato una collana, era lui! Quindi non sono l'unica, ahhhh uomini!"

Oggi è il 21 Febbraio 2013, vorrei andare a Rishikesh e prendere un tè con questo povero ragazzo...
 

8 Novembre 2011

"Oggi finalmente mi sono fatta fare un massaggio ayurvedico, TERRIBILE! Poi reiki in spiaggia (http://it.wikipedia.org/wiki/Reiki) e dopo a rilassarsi con gli altri in ristorante.
Domani lascio questa città piena di energia positiva e vado a Jaipur, dove parteciperò a un tipico matrimonio indiano... Buona notte!"
  




martedì 16 ottobre 2012

India 5: NUOVA DELHI. Diwali, il capodanno indù

Come forse già sapete, questo blog è più una traduzione degli appunti in spagnolo che ho scritto sulla mia pagina di facebook: Pao on the road
Questa volta invece, sarà scritto e creato proprio in italiano perché ho notato che in spagnolo non ho scritto niente su Delhi! Allora vi racconterò in esclusiva, per i miei pochi lettori italiani (se ci siete battete un colpo!) ciò che mi ricordo, visto che ormai è quasi passato un anno.


DELHI, capitale dell'India, non è stata una brutta sorpresa. Anzi. Arrivata col volo da Hyderabad a Delhi, sono stata ospite di una famiglia dove il ragazzo era maestro di educazione fisica. Un ragazzo altissimo e molto gentile, la famiglia pure. Suo fratello aveva un negozio di cellulari. Una famiglia modesta, né povera né ricca. Sono rimasta da loro due giorni, mi hanno trattato benissimo. In casa però una cosa non era proprio il massimo, cosa a cui non sono riuscita ad abituarmi: il bagno. La turca, eh sì. Non è il massimo.. E la doccia, che non c'é, al suo posto ci sono i rubinetti e con la bacinella ti devi fare la doccia, fredda ovviamente. Passati quei due giorni, sono stata nuovamente ospite di un altro ragazzo dove invece le cose erano molto diverse. L'appartamento era nuovissimo, con mobili antichi e immagino costosissimi, avevo la mia camera e il mio bagno privato. Bagno dove trovavo sia il tipico spruzzino che si usa tanto in India come in Asia al posto del bidè, sia la carta igienica. La doccia ottima, con vetro e pavimento in pietra. Ma udite udite, la cosa che più mi ha sorpreso era che in quella casa, ci abitava questo ragazzo da solo e altre 5 o 6 persone tra cui: il cuoco, la donna delle pulizie, quella che stirava, la sicurezza, ecc. Quando avevo voglia di uno spuntino andavo in cucina e chiedevo a loro, dalla cucina indiana all'italiana (un tantino diversa diciamo..), ma potevo chiedere e loro servivano!

In quella casa poi sono arrivate altre due ragazze tedesche se non sbaglio e abbiamo fatto amicizia, giocato con l'Xbox (quella tipo Wii senza joystick), girato per la città, ecc. Quando uscivamo e avevamo voglia di mangiar qualcosa, alla fine tornavamo a casa dove ci trattavano come principesse!
Questo ragazzo aveva addirittura il suo autista privato! Di solito usciva da solo con la sua macchina senza l'autista, ma in certi casi, potevamo usufruire del suo "servizio". Come ad esempio per la festa del Diwali.

Diwali, chiamata anche Dipavali o Deepawali è una delle più importanti feste, che si festeggia nel mese di ottobre o novembre. Simboleggia la vittoria del bene sul male ed è chiamata "festa delle luci", durante la festa si usa infatti accendere delle luci (candele o lampade tradizionali chiamate diya). In molte aree dell'India i festeggiamenti prevedono spettacoli pirotecnici.
La più popolare leggenda associata alla festa è quella che tratta del ritorno del re Rama della città di Ayodhya dopo 14 anni di esilio in una foresta. Il popolo della città al ritorno del re accese file (avali) di lampade (dipa) in suo onore, da qui il nome Dipawali o più semplicemente Diwali.
I festeggiamenti per Diwali si protraggono per cinque giorni nel mese indù di ashwayuja che solitamente cade tra ottobre e novembre, per induisti, giainisti e sikh è la celebrazione della vita e l'occasione per rinsaldare i legami con familiari e amici. Per i giainisti rappresenta inoltre l'inizio dell'anno. by Wikipedia

La festa iniziò da noi, dopo aver acceso le candeline intorno a tutta la casa, balconi compresi, per la sera il ragazzo invitò dei suoi amici indiani e stranieri.
Più tardi fummo invitati alla festa vera e propria organizzata da suo cugino in una villa col giardino enorme. In verità era quasi tutto all'aperto, era una festa privata, con discoteca, buffet, ecc.
Tutto compreso, bevande alcoholiche, cibo...
Io e un'altra ragazza siamo andate in macchina con l'autista. Arrivate lì, tutti erano vestiti benissimo. C'era gente indiana ma anche straniera.

Il buffet era fantastico, ottimo cibo, facevano addirittura la pasta che uno voleva e col sugo che sceglieva! E non era per niente male..

C'era addirittura musica spagnola. Un mega festone insomma! Non mancarono i fuochi d'artificio ovviamente.




Per quanto riguarda la città, Delhi è molto bella, ha cose moderne e cose antiche. Il metro può portarti un po' ovunque, è molto moderno. C'è anche tanta povertà vicino a centri commerciali enormi o a zone storiche, moschee, ecc. Si vedono quartieri molto poveri.
La città è veramente immensa.
Uno dei monumenti che mi ha deluso è stato il Forte Rosso, sicuramente visitato con una guida che ti spiega la storia ecc. è tutta un'altra cosa, ma visitarlo da soli non vale la pena, nemmeno con l'audio guida.



Da vedere invece, il Qutb Minar e la tomba di Humayun, carino anche il Tempio a forma di loto ma niente di spettacolare (all'interno è un grande salone dove pregano).


Siamo andate anche a vedere la più grande moschea di Delhi, Jama Masjid. Non è stata impresa facile entrare senza pagare, ma avevamo letto sulla guida della Lonely Planet che l'ingresso era gratuito e quindi ci siamo impuntate. Vi sono diverse entrate. Quando arrivi, dipende dall'ora e dal giorno, possono dirti che non si può entrare perché stanno pregando. Aspetti anche mezzora, e poi ti dicono che devi pagare. Se vai dall'altra porta, probabilmente sei più fortunato (cosa che abbiamo fatto noi).. Ma loro ci provano sempre coi turisti. Tra l'altro sotto c'é un mercato, e quindi è pieno di gente (più o meno come tutta l'India, c'é sempre gente ovunque).
E' molto carina dentro con un cortile molto grande e una fontana in mezzo.



Comunque sia, per me il Qutb Minar, che è il più alto minareto in mattoni del mondo, è stato il migliore!


Alla prossima!

martedì 24 luglio 2012

India 4: HAMPI, una meraviglia

HAMPI è stata una delle città o villaggi che mi sono piaciuti di più in India.

E 'molto rilassante e ci sono templi ovunque, grandi e piccoli, tenuti bene o trascurati.

C'è anche un piccolo fiume che si può attraversare in barca fino alle sei di sera (pagando) per andare nell'altra parte del villaggio. C'è anche una specie di zattera (vedi foto) ma non so se fosse utilizzata solo dalla gente del posto.


Mi hanno detto che dall'altra parte del fiume era molto bello e tranquillo, con un lago e il tempio delle scimmie su una collina. Ma non ho avuto molto tempo quindi non ho potuto vederlo.
L'esperienza più bella è stata perdersi in motocicletta (di quelle piccole che vanno in giro ovunque in India) alla ricerca di templi, incontrarsi con un gregge di pecore insieme al ragazzino pastore che vengono verso di te, le persone che vogliono aiutarti  quando chiedi dove si trovino templi impronunciabili (e ti inventi pure i nomi!), rilassarsi sulla terrazza della mia guesthouse (specie di pensione) bevendo mate argentino e ascoltando musica :) Tutto meritato direi!



mercoledì 23 maggio 2012

India 3: BANGALORE, un breve incubo

19 Ottobre 2011

"Helloooo... Oggi mi trovo a Bangalore, solo di passaggio perché voglio andare a Hampi, la città che mi sono lasciata indietro, perché a Goa gli autobus verso Hampi erano tutti pieni. Purtroppo non sembra così facile. Da Bangalore a Hampi non ci sono problemi, ma da Hampi a Hyderabad (dove devo andare a prendere il volo per Delhi) non si può fare... Cercherò di capire il perché.
In verità mi sto un po' stancando del fatto che tutti ti vogliono prendere soldi, soprattutto qui a Bangalore. Sono scesa dall'autobus e son venuti circa in 10 ad offrirmi il taxi (tuk tuk o autorickshaw come lo chiamano qui). Ho continuato per la mia strada e mentre camminavo continuavano a fermarmi... Proprio venendo qui all'internet point ho avuto una discussione con un taxista perché voleva farmi pagare più di quello che mi aveva detto il suo amico, capo o collega, chi lo sa... Mi restituì i soldi e rimase lì a dirmi di tutto nella sua lingua. Ormai la mia pazienza era andata, e mi sono incavolata."

Ma oggi posso dirvi che non finì mica lì perché all'internet point mi fecero pagare di più dicendomi che guardavano il loro orologio e non quello del computer. Non è fatto di quanto si paghi ma bensì, e sono sicura che anche altri viaggiatori la pensano come me, il fatto del prenderti in giro solo perché sei straniero.

"Dicono che la gente del nord non è come al sud, non è molto amichevole ed è come se fossero stanchi dei turisti... Bene! Sto andando proprio lì!
E' così, sono un po' stanca dell'India, anche se tutti mi avevano detto wow è un'esperienza meravigliosa... A me più che altro ricorda un grosso "barrio gris"* con più alberi, palme e fiumi. Ci sono poche cose che mi attraggono per ora, ma mi piacerebbe trovare quello che queste persone vedono nell'India per parlare così bene...
* Il barrio gris, quartiere grigio, chiamato anche "villa miseria" è il tipico quartiere povero delle grandi città argentine.